Andhra Pradesh: India

L'Andhra Pradesh stato dell'India centro-orientale che si affaccia sul golfo del Bengala.

È il quarto stato dell'Unione Indiana per superficie ed il quinto per la popolazione.

’Andhra Pradesh si trova nell’India centro-meridionale e costeggia la Baia del Bengala; ha una superficie di 275000 Kmq (circa 1/10 meno dell’Italia) e una popolazione di 76 milioni di abitanti, con una densità di 275 ab/kmq.

Vi si parla principalmente il Telegu ma anche l’Urdu e il Tamil.

La capitale dello Stato è Hyderabad che conta circa 3,5 milioni di abitanti. Un tempo Hyderabad era la più importante città musulmana dell’India.

L’Andhra Pradesh è fra gli stati più poveri della federazione indiana: occupa infatti il 26° posto come reddito pro – capite.

Il tasso di analfabetismo è superiore alla media nazionale, che è del 42%. Qui, infatti, gli analfabeti sono quasi i due terzi della popolazione. L’economia è essenzialmente agricola, e le colture sono soggette ai capricci dei monsoni. La piovosità è nel complesso elevata (1250 mm di pioggia all’anno di media) ma è concentrata in pochi mesi l’anno. Il caldo invece è pressoché costante: la temperatura media è sui 32 gradi con punte fino a 50 gradi d’estate. L’umidità è sempre molto alta.

L’Andhra Pradesh soffre di mancanza di energia elettrica, un po’ come quasi tutta l’India, e questo comporta problemi notevoli per gli ospedali, la conservazione dei cibi, le attività produttive in generale, anche se a Hyderabad si sta sviluppando un polo informatico indiano.

Sono ancora diffuse malattie come la lebbra e la tubercolosi mentre elevato è anche il numero dei portatori di handicap, a causa dei numerosi matrimoni fra consanguinei dovuto soprattutto a motivi economici: sposandosi fra consanguinei, infatti, non si paga la dote della sposa – onere piuttosto pesante per le famiglie indiane – o in ogni caso i soldi non escono dal nucleo parentale.

Particolarmente pesante è poi la situazione dei fuori casta o intoccabili. Infatti l’antica struttura in caste – le quattro originarie: sacerdoti, guerrieri, artigiani e mercanti, contadini e servitori, da cui si sono originate numerose sottocaste – continua a permanere nella mentalità sociale dell’India, benché siano state ufficialmente abolite dalla costituzione del 1950, determinando specializzazione lavorativa ed endogamia.

I fuori casta sono così esclusi da tutta una serie di lavori e professioni, spesso le più redditizie, e non hanno possibilità di ascesa sociale tramite matrimoni o imparentamento.

Questa situazione provoca un alto numero di abbandoni di bambini. Molti sono i bambini che vivono in strada, spesso di espedienti, di attività illegali oppure sono soggetti a forme di sfruttamento di vario tipo, non ultimo quello sessuale.

fonte http://www.lankama.it/

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