Le sette danze classiche indiane

Le sette danze classiche indiane

Ancora oggi la danza indiana mantiene viva la caratteristica di essere una forma di espressione spirituale che le deriva dallo stretto legame con il rito e la spiritualità.

Narra la leggenda che Brahma creò il quinto Veda, Natya Shastra, l’arte della danza, distillando l’essenza degli altri quattro Veda e poi la donò al re Bharata e ai suoi cento figli e discepoli, che la trasmisero agli uomini.
Ancora oggi tutta la danza indiana mantiene viva la caratteristica di essere una forma di espressione spirituale che le deriva dallo stretto legame con il rito e la filosofia e, pur nelle numerose varianti regionali, si ispira alla forma più antica, Bharata Natyam.
Una interessante forma d’arte, antichissima eppure sopravvissuta fino a oggi quasi immutata, che affonda le sue radici nello Yoga, utilizzandone la filosofia e la disciplina.
Infatti nel training di una danzatrice di Bharata Natyam si possono individuare le classiche posizioni dello Hatha-Yoga.
Tra l’altro i racconti illustrati nelle coreografie classiche, ripercorrono e attraversano figure leggendarie e spirituali della mitologia hindu, insegnando al popolo gli alti valori della più raffinata filosofia, in un modo chiaro e semplice, utilizzando le Mudra…
Sette sono le danze classiche dell’India: Bharata Natyam (la più antica, 5000 anni circa) in Italia la più conosciuta perché viene insegnata nelle scuole abbastanza regolarmente, Kathak (nel quale affondano le origini del flamenco), Manipuri (con influenze folk locali), Odissi (sinuosa e sensuale che ha ispirato gli scultori dei templi), Kathakali (potente e mascolina: una danza dove anche il ruolo femminile era, in passato, impersonato solo da uomini), Mohini Attam (femminile e vicina al misticismo della madre terra: versione femminile del Kathakali), Kuchipudi (dove i danzatori eseguono la loro danza anche in equilibrio su dei piatti di metallo e a volte con una brocca piena d’acqua in equilibrio sulla testa e delle candele accese).
Queste danze affondano le sue radici nei miti, nelle leggende, nei riti indiani, e raccontano imprese di eroi e di dei.

4 commenti:

Brasil na Italia ha detto...

Secondo me c'è proprio bisogno di un blog che parli della relazione India-Italia.

Questi giorni stavo guardando i video di un interessante progetto: gli studenti italiani sono andati in India per raccontare la cultura indiana. Il progetto si chiama "Noi con gli altri" e c'è anche un video che fa vedere la bellissima danza indiana qui: http://www.noiconglialtri.it/index.php?option=com_content&view=article&id=655%3Aindia-tutti-i-video&catid=111%3Aindia-bambini-di-strada&Itemid=111&limitstart=1
E tu, di dove sei?
Un caro saluto,
Barbara

indologiaitalia ha detto...

Nandikeśvara, Abhinayadarpana (traduzione italiana di Pietro Chierichetti), Alfredo Ferrero Editore, Ivrea, 2010, ISBN 978-88-96960-00-4.

Mia ha detto...

sarebbe la destinazione la piu gradita, tanti da scoprire nel piu bel paese del oriente , vi raccomando anche http://viaggioinindia.net

italy-india.gruppozenit.com ha detto...

Molto suggestivo il post ma qualche foto-immagine di accompagnamento?

Ultimi commenti